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Il cantoIl
canto tradizionale è la più importante espressione musicale nel mondo
popolare, e non solo in quello bergamasco. Nel canto si riversano le
gioie, i dolori, le paure, le "storie", la satira, le fatiche e i
drammi del lavoro, dell'emigrazione, della guerra. È espressione del
singolo nelle ninna nanne, filastrocche, rime infantili, ma è
sopratutto espressione di gruppo nelle ballate, nei canti rituali, di
cantastorie, sulla "grande guerra", nei canti paraliturgici, canti
narrativi e di lavoro, e nel canto corale la comunità si riunisce e
riconosce le proprie traversie, la propria storia. Il repertorio è
comune a quello conosciuto in tutto il Nord e nel resto dell'Italia. I
canti si imparavano al mercato, in osteria, all'estero per il lavoro,
in trincea. I cantastorie che distribuivano i "fogli volanti" erano una
delle vie di diffusione, assieme alle feste rituali, come il carnevale.
Si cantava al ritorno del lavoro dei campi e della fabbrica, nelle
feste patronali, nelle osterie, ed ogni occasione era propizia. Tutto
il repertorio era rigorosamente tramandato oralmente . La memoria
collettiva ed il continuo esercizio facevano si che nulla andava perso.
Se poi qualche frazione di un canto veniva dimenticato, la fantasia e
la conoscenza comune contribuiva ad integrarlo, creando nuovi
documenti, e spiegando perché di una identica ballata e canzone
esistono ancora oggi decine e decine di versioni in ogni regione. Lo
stile esecutivo rientra nella polivocalità alpina: alla prima voce si
aggiunge la seconda, una terza sotto se maschile o l'ottava sopra della
terza se la voce è femminile , e una linea di basso. L'emissione vocale
è poi sintomatica della situazione sociale di ogni comunità: una
lavoratrice di filanda, abituata a cantare anche sul lavoro assieme ai
rumori della fabbrica, sviluppava uno stile ben diverso da quello di
una comunità di minatori, con le voci rovinate dalla polvere e dalla
silicosi. La voce non è mai impostata come nei cori di montagna, ma
sempre potente, piena. Le interruzioni sono dettate dal fiato, il ritmo
non è regolare perché sono presenti pause e rallentamenti a fine strofa
e l'interpretazione è ricca di acciaccature. Il canto comunque non è
mai affrettato, non è generalmente accompagnato dagli strumenti
musicali, è comunque sempre solenne, importante, "totale" nel suo
coinvolgimento.
Guarda
su
YOU TUBE alcuni esempi di canto popolare in provincia di Bergamo:
1 - la famiglia
Zani a ISOLA FOLK
2 - Piero Zani e Liliana Omacini in una serenata : "figlia
di cento padri e una mamma sola"
3 - Piero Zani e Liliana Omacini in "Ninà
Ninà son barcaiolo"
4
- I
Rataplam al
ridotto del Donizzetti, nel dicembre 2009, con la partecipazione di
Giampiero Crotti alla fisarmonica e canto, in "Angelo del cuor mio"
La mia bibliografia.
Ho
inserito in rete le scansioni in PDF delle pubblicazioni meno recenti e
di più difficile reperimento. Tutto il materiale, comunque, è
depositato presso le biblioteche della Provincia e del Comune di Bergamo.
| Canti e filastrocche nella media e bassa Valle Seriana . Archivio de "il Popolario" - Archivio "Valter Biella", a
cura di V. Biella, fotocopiato in proprio, prima edizione del 1991,
terza edizione riveduta e ampliata del 2003, Bergamo. Il volume è
disponibile nelle Biblioteche della Provincia
Scarica il PDF | | CD allegato a V.
Biella
- Francesco Zani,
Piamontesi
mandìm a casa, il canto
tradizionale a Dossena,
"I quaderni della Meridiana n. 2",
Meridiana, Bergamo 1995
In questa pagina puoi ascoltare tutti i brani del CD i testi li trovi nel libro nel libro qua sotto | | V.
Biella
- Francesco Zani
Piamontesi
mandìm a casa, il canto
tradizionale a Dossena,
"I quaderni della Meridiana n. 2",
Meridiana, Bergamo 1995
Scarica il PDF
|
Tutto questo non è che una minima parte di ciò che si è scritto sulla
tradizione del canto in bergamasca. Altre informazioni si possono trovare in:
"Bergamo
e il suo
territorio - Mondo popolare in Lombardia 1" a
cura di R. Leydi, Silvana Editoriale d'Arte, Milano 1977. Marino Anesa
e Mario Rondi,
"Cultura di un paese.
Ricerca a Parre - Mondo popolare in Lombardia 6" Silvana
Editoriale d'Arte Milano 1978.
Marino Anesa e Mario
Rondi,
"Sotto il ponte passa
l'acqua" Canzoni popolari raccolte nel bergamasco, Provincia
di Bergamo - Assessorato Istruzione e Cultura Centro Documentazione
Beni Culturali, Bergamo 1989.
Altrettanto
interessante è
conoscere quanto depositato presso "L'Archivio
della cultura di base",
che è un' archivio con quasi 250 nastri. L'archivio è parte della
"Fonoteca - Biblioteca A. Tiraboschi", del Sistema Bibliotcario Urbano
di Bergamo, via S. Giorgio 19/B, tel 035/ 399.476. L' "Archivio della
cultura di base" pubblica dei quaderni che hanno superato il numero 30,
con descritto buona parte di quanto depositato fino ad oggi presso lo
stesso, spaziando tra cultura orale, canti, cultura materiale...
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